Arcade videogames, anno 1982: l’incredibile storia di Q*bert

Esattamente 41 anni fa, spopolava un videogame che piaceva a tantissimi: Q*bert. Il suo successo ĆØ stato impressionante, cosƬ come la sua caduta.

1982, Q*bert conquista tutti quanti: c’ĆØ un nuovo re

Dopo Pac-Man, ecco Q*bert. Realizzato da Warren Davis e lanciato dalla Gottlieb, Q*bert entra nel mondo dei videogames nell’anno di grazia 1982. Il gioco ĆØ intuitivo ma divertente: in una struttura piramidale, bisogna saltare da un cubo all’altro per rendere ciascuna faccia di uno specifico colore. Estremamente facile all’inizio, si complica sempre piĆ¹ con l’aumentare dei livelli di gioco…

Il protagonista ĆØ il simpatico e buffo Q*bert. Non farlo precipitare dalla piramide diventa il passatempo di tanti ragazzini. Tutti si affezionano a Q*bert che, in breve tempo, diventa il re del mondo dei videogames.

Q*bert ĆØ ovunque ma il successo dura poco

Il titolo della Gottlieb va alla grande. Q*bert piace a tal punto che il merchandising esplode. Dai peluche ai cestini per la merenda, la faccia di Q*bert ĆØ ovunque.

La Kenner, azienda di giocattoli famosa per Star Wars, realizza una serie di AF in PVC dedicate ai personaggi del videogame Q*bert. Insomma, tutto ruota attorno a Q*bert. Purtroppo, il momento di fama e gloria dura davvero un attimo. Dopo circa un anno dal lancio del titolo Q*bert, il mercato dei videogiochi va in sofferenza e con lui anche Q*bert. Il sequel (Q*bert Qubes) ĆØ un disastro. Di fatto, ĆØ caduto dalla piramide per sempre…

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